#STEP 4 CITAZIONI

A piè del monte, della città a forma di battello, con la poppa a tramontana e la prua a scirocco c’era la   Marina di Castro e a metà costa la località conosciuta come”Grotta del Conte”. Tale nome, come narrano i pescatori, verrebbe dal fatto che ogni giorno dal castello un gentiluomo scendeva fino a mare, dove sulla destra c’era una grotta naturale, abbastanza profonda. Lí riponeva i suoi vestiti e faceva un salutare bagno per poi tornare alla sua dimora. 

Alla grotta del Conte lo stabilimento Capraro aveva delle cabine di legno che venivano date in affitto. Lí depositavamo il prendisole,  prima di avventurarci verso sinistra in una caletta dove l’acqua era bassa, con un po’ di rena e ciottoli levigatissimi. Ci si poteva avventurare sino ad una corda,  che segnava il limite sino al quale poter sguazzare con una certa tranquillità. 

 Raffaella De Vitis  e Raffaele Capraro, Castro...A-Punti di viaggio nel tempo..., Edizioni Grifo 2013 Lecce pp. 9-13

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